Il problema delle colonnine di ricarica per le auto elettriche in autostrada è una questione importante che molte nazioni stanno affrontando nel passaggio verso una mobilità più sostenibile.
Le colonnine di ricarica sono fondamentali per aumentare l'autonomia delle auto elettriche e incoraggiare più persone a optare per veicoli a emissioni zero.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è uno strumento strategico che dovrebbe essere utilizzato per affrontare varie sfide, compresa la transizione verso la mobilità elettrica. Tuttavia pare che il bando per l'installazione delle colonnine di ricarica nelle autostrade italiane non abbia avuto successo.
Le proposte progettuali presentate non soddisfacevano i requisiti di ammissibilità.
Questo fallimento può essere dovuto a diversi fattori, come la mancanza di interesse da parte degli operatori o le difficoltà tecniche nell'installazione delle infrastrutture. Anche il costo e le problematiche di gestione e manutenzione delle colonnine di ricarica possono rappresentare ostacoli significativi.
Il problema principale nelle autostrade italiane è l’esiguo numero di stazioni di ricarica, un numero ancora troppo basso per garantire una mobilità elettrica senza preoccupazioni legate alla cosiddetta "range anxiety", ovvero la paura di rimanere senza energia durante un viaggio.
Nelle nostre autostrade i punti di ricarica sono 682, distribuiti su 595 colonnine, ma di questi punti solo 406 sono ad alta potenza, cioè in grado di garantire un pieno di energia in meno di mezz'ora. Inoltre la distribuzione non è uniforme lungo il territorio nazionale, la maggior parte delle colonnine si concentrano al Centro-Nord, mentre al Sud e nelle Isole è quasi impossibile ricaricare nelle superstrade.
La durata della sosta mentre si aspetta che l’auto faccia il pieno si aggira fra i quindici minuti e l’ora e mezza, a seconda della potenza della colonnina. Per i pochi fortunati che possono accedere ai “connettori veloci” l’attesa sarà breve, ma sicuramente si deve prevedere una sosta più lunga rispetto a quella classica in cui si beve un caffè prima di rimettersi in marcia.
Ad oggi sono troppo poche le stazioni già costruite e all’ultimo bando - andato fallito - nessuno è stato all’altezza delle richieste previste dal PNRR, di conseguenza, verrà pubblicato un nuovo bando di gara per incentivare la costruzione di più stazioni di ricarica elettrica, con l'obiettivo di migliorare la copertura delle autostrade e rendere la mobilità elettrica più conveniente e accessibile in tutto il paese.
Riusciranno le nostre autostrade ad essere più Green?