Autovelox, ricognizione nazionale: i Comuni chiamati al censimento entro il 28 aprile
Il 2025 segna l'avvio di una nuova fase per la gestione della sicurezza stradale in Italia. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha dato il via a una ricognizione nazionale sugli autovelox, invitando i Comuni a completare un censimento entro lunedì 28 aprile. L'iniziativa ha lo scopo di garantire la trasparenza e la regolarità nell'installazione e nell'utilizzo dei dispositivi di rilevamento della velocità, strumenti fondamentali per il controllo del traffico e la prevenzione degli incidenti.
Cosa implica la ricognizione?
Tutti i Comuni italiani sono chiamati a fornire una mappatura dettagliata di tutti gli autovelox presenti sul loro territorio. Questo censimento dovrà includere informazioni essenziali come la localizzazione precisa, il tipo di dispositivo utilizzato (fisso, mobile, tutor), e la motivazione dell'installazione.
Una misura pensata per garantire che l'uso degli autovelox rispetti le normative vigenti e non venga abusato a fini puramente sanzionatori. Uno degli obiettivi di questa ricognizione è evitare che i dispositivi vengano installati in luoghi non appropriati o troppo vicini a incroci e abitazioni, dove potrebbero rappresentare un rischio per la sicurezza dei conducenti, anziché migliorarla.
Le motivazioni dietro il censimento
La decisione di avviare questa ricognizione nasce da una crescente preoccupazione per l'uso degli autovelox come semplice fonte di entrate per le amministrazioni locali, piuttosto che come strumento di prevenzione e educazione alla guida sicura. Con questa misura, il governo intende rafforzare la trasparenza, evitando il posizionamento arbitrario dei dispositivi e assicurando che siano effettivamente utili per ridurre il numero degli incidenti.
Le scadenze e gli obblighi per i Comuni
Ogni Comune è obbligato a completare il censimento entro il 28 aprile 2025. In seguito, le informazioni raccolte saranno verificate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che avrà il compito di valutare l'efficacia e la correttezza delle installazioni.
Nel caso in cui un Comune non ottemperi all'obbligo di censimento, potrebbero scattare sanzioni, con il rischio di vedersi rifiutata la possibilità di utilizzare gli autovelox sul proprio territorio. Questo rappresenta una spinta ulteriore per le amministrazioni locali a rispettare i tempi e a garantire la regolarità delle installazioni.
Un passo verso la sicurezza stradale
Con questa iniziativa, il Ministero punta a sensibilizzare sia i cittadini che le amministrazioni locali sull'importanza di un uso responsabile e mirato degli autovelox. L’obiettivo finale è ridurre gli incidenti stradali, soprattutto quelli legati a comportamenti di guida pericolosi, come l’eccesso di velocità. Allo stesso tempo, il censimento servirà a monitorare l’efficacia dei dispositivi nel prevenire gli incidenti, così da ottimizzare il loro utilizzo nel lungo periodo.
Conclusioni
Il censimento degli autovelox è una mossa importante per mettere ordine nel panorama della sicurezza stradale in Italia. Con scadenze ravvicinate e il rischio di sanzioni per i Comuni inadempienti, le amministrazioni sono chiamate a un impegno serio per garantire che gli autovelox siano utilizzati in modo responsabile e giustificato, nell’interesse della sicurezza di tutti gli utenti della strada.