Nuovo Codice della Strada: le regole per prestare l’auto senza rischiare multe

prestito dell’auto: quando è possibile e quali sono le limitazioni?

Con l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada il 14 dicembre 2024, sono state introdotte importanti modifiche in diversi ambiti: dall’uso del cellulare alla guida, alla tolleranza zero per alcol e droga, fino alle regole sui monopattini e ai limiti per i neopatentati.

Tra i temi più discussi c’è anche la questione del prestito dell’auto: quando è possibile e quali sono le limitazioni?

Prestare l’auto: cosa dice il Codice della Strada

Le norme sul prestito dell’auto sono contenute nell’articolo 94, comma 4-bis, del Codice della Strada, in vigore dal 2014. La legge consente di guidare un’auto non propria, ma prevede alcune restrizioni temporali:

  • Familiari conviventi: Moglie, marito, figli o altri conviventi possono utilizzare liberamente l’auto senza limiti di tempo. Le forze dell’ordine possono verificare l’appartenenza al nucleo familiare attraverso i database ufficiali.
  • Soggetti estranei al nucleo familiare: Se l’auto viene prestata a un amico o a una persona non convivente per più di 30 giorni, è obbligatorio comunicare il cambio di conducente alla Motorizzazione Civile.

Eccezioni e sanzioni

Ci sono alcune eccezioni: un familiare non convivente, ad esempio un figlio che risiede altrove, viene considerato estraneo al nucleo familiare e deve rispettare il limite dei 30 giorni.

Chi non comunica il cambio rischia sanzioni amministrative tra 700 e oltre 3.000 euro, con il ritiro immediato della carta di circolazione fino a regolarizzazione.

Per chi ha bisogno di usare regolarmente un’auto intestata a qualcun altro per più di 30 giorni, è possibile stipulare un contratto di comodato d’uso, registrandolo alla Motorizzazione Civile tramite il modulo TT2119 e una dichiarazione firmata dal proprietario.

Nuove regole per guida e sicurezza

Il nuovo Codice della Strada ha introdotto altre importanti novità:

  • Cellulare al volante: La multa varia da 250 a 1.000 euro, con sospensione della patente per una settimana (15 giorni se si hanno meno di 10 punti). In caso di recidiva, la multa può arrivare a 1.400 euro, con sospensione fino a 3 mesi e decurtazione fino a 10 punti.
  • Guida in stato di ebbrezza:
    • Tasso alcolemico tra 0,5 e 0,8 g/l: multa da 573 a 2.170 euro e sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
    • Tasso tra 0,8 e 1,5 g/l: arresto fino a 6 mesi, multa da 800 a 3.200 euro, sospensione da 6 mesi a 1 anno.
    • Tasso superiore a 1,5 g/l: arresto da 6 mesi a 1 anno, multa da 1.500 a 6.000 euro e sospensione da 1 a 2 anni.

In tutti i casi, c’è una decurtazione di 10 punti e l’obbligo di installare l’alcolock, un dispositivo che impedisce l’accensione del veicolo in caso di alcol nel respiro.

  • Guida sotto l’effetto di droga: Non è più necessario essere in uno stato di alterazione psico-fisica; basta risultare positivi ai test, salvo per i consumatori di cannabis terapeutica.

 

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