La novità dello standard C2pa
Viviamo in un'epoca in cui la veridicità delle informazioni è spesso messa in dubbio, e le recenti controversie riguardanti immagini generate artificialmente ne sono un esempio lampante. In risposta a questa crescente sfida, le aziende leader del settore tech stanno adottando uno standard che riesca ad affibbiare delle “etichette” a immagini, o video, descrivendone: 1) chi ha creato l’immagine/video, 2) quando e come è stata creata, 3) la credibilità della sua fonte.
Che cos'è C2pa?
La Coalition for Content Provenance and Authenticity è un collettivo fondato da Adobe e Microsoft, impegnato a certificare la provenienza dei media online. L'obiettivo è fornire agli utenti strumenti per distinguere tra ciò che è autentico e ciò che è falso. L'elemento chiave di questo standard sarà un’ “etichetta” che racchiuda tutte le informazioni cruciali sul media in questione, come l'origine, il momento e il modo in cui è stato creato, e la credibilità della sua fonte.
Recentemente, Google si è unita a questo gruppo, seguendo le orme di Microsoft, Adobe, OpenAi e Meta, e riconoscendo l'importanza di un'etichettatura accurata e affidabile dei media online.
In un'era in cui le immagini possono essere ingannevoli, la fiducia nell'informazione online è un bene sempre più prezioso. Ciò che vediamo sui social e nelle chat potrebbe non essere ciò che sembra: Joe Biden partecipante a un meeting sull'esercito per la guerra di Gaza o trattori che invadono Parigi con balle di fieno sono esempi recenti di immagini create con l'intelligenza artificiale, alimentando disinformazione e confusione.
Questo standard potrebbe essere una risposta concreta al dilagare dei deepfake e della disinformazione online.
Ma come funziona C2pa?
Tecnicamente, C2pa è un "metadato" che fornisce informazioni di base sulle immagini, e viene letto automaticamente dalle piattaforme. Google si è impegnata a etichettare le immagini create con i suoi strumenti di intelligenza artificiale, e Meta sta applicando automaticamente le etichette sulle immagini generate dall'IA su Facebook, Instagram e Threads.
Tuttavia, C2pa attualmente è volontario e non obbligatorio. Le regole europee spingeranno verso l'obbligo di etichettatura solo dal 2026.