Poste Italiane verso il futuro

auto a guida autonoma per far evolvere il settore del delivery di pacchi e corrispondenza

L'automazione dei veicoli è classificata dagli studiosi del settore in cinque livelli, che vanno dall'assistenza al conducente (sistemi di supporto che assistono il guidatore senza prendere il controllo dell'auto) alla completa automazione, in cui i passeggeri possono sedersi dietro e non devono preoccuparsi di nulla oltre a scendere una volta raggiunta la destinazione. 

L'evoluzione dei sistemi di guida autonoma è in continua, e rapida, accelerazione.  Attualmente l'industria automobilistica può affermare tranquillamente di aver raggiunto il terzo livello dei cinque previsti: la guida altamente automatizzata, che consente al conducente di disimpegnarsi dalla guida in determinate situazioni, pur rimanendo vigile.

È di pochi mesi fa la notizia che le autorità americane, per la prima volta, hanno concesso la circolazione di “robotaxi”, ovvero veicoli senza conducenti nelle strade di Austin, in Texas, Phoenix, in Arizona, e San Francisco, in California. Questo fatto ha evidenziato l'urgenza di progredire verso la completa autonomia dei veicoli su strada. Un senso di urgenza condiviso anche da Poste Italiane, che nell'ottica di digitalizzare i propri servizi, sta sviluppando un progetto per la realizzazione di un veicolo a guida autonoma, destinato a consegnare la corrispondenza ordinaria in futuro. La sperimentazione di questo progetto sarà avviata a breve, con la conclusione di un bando di gara il prossimo 22 gennaio, del valore di 600 mila euro.

Questa iniziativa rientra nel contesto delle azioni di Ricerca e Innovazione promosse da Poste Italiane in collaborazione con il Centro Nazionale di Mobilità Sostenibile, fondazione con sede a Milano, che collabora con 24 università, il CNR e 24 grandi imprese per implementare soluzioni moderne, sostenibili e inclusive su tutto il territorio nazionale.

Naturalmente un veicolo autonomo progettato per la consegna di lettere in ambienti urbani complessi e ben definiti richiede procedure nuove che coinvolgeranno anche l'utente finale del servizio. Poste Italiane, al momento, prevede l'utilizzo del veicolo solo all'interno dei propri centri di distribuzione aziendali, offrendo così la possibilità di sperimentare nuove strategie logistiche e modelli di custodia e recapito futuri. Ad esempio, l'auto potrebbe fungere da shuttle senza conducente tra i vari centri di distribuzione all'interno di un'area o provincia.

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